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sabato 12 dicembre 2009

Contro il NEC Nijmegen l'Ajax non fallisce.

I Lancieri di Martin Jol si rifanno sotto, o almeno ci provano.
Nella giornata, la diciassettesima, di Eredivisie in cui il PSV sfida l'AZ passato nelle sapienti mani di Dick Advocaat, determinato a non perdere la partita di Eindhoven, l'anticipo del venerdì concede agli ajacidi l'opportunità di diminuire il gap di, rispettivamente, sette e nove punti dalle prime due in classifica.
Una gara da vincere, insomma, per continuare a credere nella lotta per il titolo. Tutto sembra farsi ancora più difficle quando, dopo solo un quarto d'ora, Ismael Aissati, giocatore tanto valido quanto sfortunato con gli infortuni e quindi incostante, è costretto al cambio per via di un problema alla coscia destra scaturito da uno scontro a centrocampo.

Ma, come si suol dire, non tutti i mali vengono per nuocere: dalla panca si alza Siem De Jong, destinato ad incidere fortemente sulla partita (dopo pochissimi secondi dal suo ingresso rischia di portare in vantaggio l'Ajax).
Il NEC, però, è messo in campo in modo tale da non uscire con le ossa rotte dall' Amsterdam ArenA, conscio dell'incredibile score casalingo dell'Ajax, che spesso maltratta le piccole quando gioca in casa.
Il primo tempo, quindi, si trasforma in un frustrante trequarti d'ora per i capitolini, incapaci di segnare il goal vitale per la rincorsa al PSV ed al Twente fino al quarantasettesimo, quando il solito Luis Suarez, che un minuto prima aveva colpito un palo scavalcando il portiere con un tocco morbido dopo uno slalom in area, conclude con l'esterno un azione scaturita da calcio d'angolo.
La rete segnata prima dell'intervallo è stata, possiamo dirlo, decisiva.
La seconda metà di gara è servita, infatti, solo a certificare la superiorità dell'Ajax, di fatto mai messo in difficoltà dal NEC prima del settantacinquesimo minuto, quando il risultato era già sul due a zero grazie al goal di Siem De Jong. Il centrocampista numero 22 dell'Ajax, che tra l'altro, al suo ingresso, era il nono giocatore in campo uscito dalla Youth Academy dell'Ajax (sette tra gli ajacidi e due, Goosens e Burgzorg, nelle fila del NEC), non ha mancato l'appuntamento con la rete grazie ad un preciso destro indirizzato all'angolo basso.
Di Mitchell Donald, a dodici minuti dal termine, il terzo e definitivo goal dell'Ajax, con gli occhi e la testa ai match di oggi e con le dita incrociate affinchè PSV o Twente possano arrestare la loro marcia.

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