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martedì 24 febbraio 2009

Vittoria a fatica col Volendam

La partita di domenica pomeriggio, da giocare contro l'ultima della classe, appariva alla vigilia come la più classica delle formalità. Come da copione di un classico film horror, nulla poteva presagire quello che di brutto sarebbe successo di li a poco. Teatro dello spettacolo (brutto, a dirla tutta) è l'Amsterdam Arena, quella che, in teoria, dovrebbe rappresentare la roccaforte degli ajacidi, soprattutto giovedì, quando si tratterà di difendere la vittoria per 1-0 contro la Fiorentina nella gara di Uefa.
Ancora out Gabri, Enoh e Cvitanich, Marco Van Basten decide di riproporre sulla mediana Vurnon Anita, molto ordinato nella partita del Franchi, Robbert Schilder e lo svedese Lindgren, irrinunciabile perno del centrocampo di Van Basten (strano, dato che pochi anni fa fu lasciato andare via gratis, salvo riacquistarlo dal Groningen per 3 milioni di euro circa....). I tre sopraelencati agiscono a copertura della,oramai, solita difesa: Van der Wiel - Oleguer - Wielart - Vermaelen; In attacco, il brio sulle fasce è garantito da Leonardo e Kennedy, match winner in campo europeo, mentre il compito di segnare è affidato a Suarez.
Impossibile non sorridere guardando il portiere avversario, Verhoeven, preso di mira per tutta la gara dalla tifoseria ajacide per colpa di "qualche" chilo di troppo, ma il sorriso che segnava la faccia di tanti spettatori si è subito trasformato in una espressione tesa, come quella di Marco Van Basten al momento del vantaggio ospite targato Sheotahul, che al 15' trafigge Stekelenburg.
La reazione arriva piuttosto presto con il goal di Suarez, ma l'impressione è che il Volendam può segnare da un momento all'altro, specie nella seconda frazione di gioco, durante la quale i biancorossi spingono maggiormente. I cambi (esordio stagionale di Aissati, entrato al posto di Schilder e Sulejmani per Kennedy) trasformano l'Ajax in una versione 2.0, molto più offensiva, programmata per capovolgere il risultato e regalare, magari, una goleada al pubblico dell'ArenA, e questo non fa che agevolare il compito del Volendam, obbligato per il gap tecnico intercorrente tra le squadre, a giocare di rimessa (ma sempre con un olandesissimo 4-3-3!). Il palo e Stekelenburg salvano l'Ajax, sia prima che dopo il goal vittoria di Vermaelen. Il fischio finale sa di liberazione e la testa è (ma non era già?) alla partita contro la Fiorentina

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